Imperium
05 Maggio 2025
Imperium è un progetto nato durante la seconda edizione del festival UnArchive Found Footage Fest, nel maggio 2024, quando il regista Sergei Loznitsa ha potuto visitare la sede dell’AAMOD e conoscere alcuni brevi estratti del fondo Audiovisual Editorial Program, sorprendendosi per il carattere unico e originale delle immagini, distanti dalla retorica caratteristica delle produzioni sovietiche di quegli anni.
L’archivio cinematografico è relativo al progetto produttivo Popoli e costumi dell’URSS negli anni Settanta, una serie a puntate nata con l’obiettivo di documentare la vasta diversità culturale, etnica e geografica dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche in più di venti regioni. Il progetto si è avvalso della consulenza scientifica dell’antropologo ed etnomusicologo Diego Carpitella e ha visto coinvolti molteplici cineasti e ricercatori tra cui: Rudi Assuntino, Gianni Bonicelli, Luigi Verga, Giuseppe Ferrara, Luigi Di Gianni, Folco Quilici, Giorgio Arlorio e Mario Angelucci.
La troupe, come il progetto, si trasformò nel tempo fino ad assumere una nuova denominazione (Russia allo specchio) e raggiungere gli schermi televisivi nel 1975 con la regia di Sergio Giordani.





Nell’ottobre 2024 è stato avviato il progetto con una ricognizione delle fonti filmiche ed extra-filmiche disponibili e con le prime interviste ai testimoni dell’epoca, al fine di ricostruire le vicende produttive.
Fondazione AAMOD, Cineteca Nazionale e Archivio storico Luce stanno lavorando, per la prima volta insieme, al recupero, al restauro fisico e alla scansione dell’archivio cinematografico, mentre lo sviluppo produttivo del film è curato dalla società tedesca Essential Film (Philippe Bauber) e dalla lituana Uljana Kim Studio. La distribuzione internazionale del titolo è affidata a Coproduction Office.

- Imperium è costruito interamente con film d’archivio inediti: 400 rulli di pellicola negativa Super 16mm girati tra il 1970 e il 1973.
- Il repertorio abbraccia più di 20 repubbliche sovietiche, catturando un’ampia gamma di paesaggi e culture, dall’Oceano Artico al deserto del Karakum, dai Monti Carpazi all’Oceano Pacifico. Il film presenta un viaggio immersivo, che si muove dalle regioni dell’Estremo Oriente all’Asia centrale, attraverso il Caucaso e l’Europa orientale, per concludersi infine a Mosca.
- Nessuna voce narrante o intervista. Imperium è costruito esclusivamente attraverso immagini e suoni. Questo approccio permette al pubblico di vivere l’Unione Sovietica così come veniva vista attraverso l’obiettivo della cinepresa, senza interpretazioni o commenti imposti.
Sergei Loznitsa
Sergei Loznitsa è nato il 5 settembre 1964. È cresciuto a Kiev (Ucraina) e nel 1987 si è laureato presso il Politecnico di Kiev con una laurea in Matematica Applicata. Dal 1987 al 1991, Sergei ha lavorato come scienziato presso l’Istituto di Cibernetica di Kiev, specializzandosi nella ricerca sull’intelligenza artificiale. Nel 1997 si è laureato presso l’Istituto di Cinematografia dello Stato russo (VGIK) a Mosca, dove ha studiato regia cinematografica. Sergei Loznitsa fa film dal 1996 e fino ad oggi ha diretto 25 documentari premiati e 4 film di finzione.
Il debutto cinematografico di Loznitsa, My joy (2010), ha avuto la prima nella competizione principale al Festival di Cannes ed è stato seguito dal film In the fog (2012), che ha ricevuto il premio FIPRESCI al 65° Festival di Cannes. Nel 2017, ha presentato il suo terzo film A gentle creature in concorso al Festival di Cannes. Nel 2018, Loznitsa ha ricevuto il premio per la Migliore Regia della sezione Un Certain Regardal Festival di Cannes per il suo quarto lungometraggio, Donbass. Nel 2013, ha fondato una casa di produzione cinematografica: Atoms & void.
Il documentario Maidan (2014), cronaca della rivoluzione ucraina, ha avuto la sua prima mondiale in una Séance Speciale al Festival di Cannes. I suoi successivi documentari di lungometraggio, The event (2015), Austerlitz (2016), The trial (2018) e State funeral (2019) sono stati presentati alle proiezioni speciali della Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2021 Sergei ha ricevuto un Premio Speciale della Giuria del Premio L’Oeil D’Or a Cannes per il suo film Babi Yar. Context. Sergei Loznitsa continua a lavorare su progetti documentari e di finzione.