Premio Bruno Ugolini
15 Ottobre 2025
Bruno Ugolini (Brescia, 23 giugno 1935 – Roma, 3 agosto 2021) è stato autore di libri, articoli, interviste, inchieste sul lavoro e sulla funzione del sindacato. “l’Unità”, con cui ha iniziato a collaborare dagli anni Sessanta, è stata il cuore della sua attività professionale. Sulle pagine del quotidiano ha analizzato e descritto conflitti, rivolgimenti e innovazioni che hanno coinvolto il mondo del lavoro, con contributi divenuti fondamentali. Dal 2017, insieme a molti ex giornalisti dell’“Unità”, è stato uno dei promotori di “Strisciarossa” (www.strisciarossa.it) su cui ha continuato a scrivere sul lavoro e i suoi mutamenti.

L’Associazione Strisciarossa, in collaborazione con la Fondazione AAMOD, la Fondazione Di Vittorio, la Fondazione Gramsci, e con il patrocinio della CGIL, intende onorarne la memoria con un premio riservato a opere saggistiche e letterarie, inchieste giornalistiche long-form e documentari audiovisivi in cui sia centrale il racconto del lavoro, in chiave storica o attuale.
Il Premio «Bruno Ugolini» 2025 è stato assegnato al podcast Morire di lavoro. Le storie di chi resta, un podcast di Massimo Alberti per Radio Popolare.
La Giuria – composta da Ella Baffoni, Michele Colucci (Presidente), Claudio Franchi, Fabrizio Loreto,
Marina Pierlorenzi, Ilaria Romeo, Pietro Spataro e Vincenzo Vita – ha deciso all’unanimità di
premiare il podcast Morire di lavoro. Le storie di chi resta, un podcast di Massimo Alberti per Radio
Popolare.
L’opera è stata premiata con le seguenti motivazioni:
la capacità di restituire in modo diretto lo spettro di emozioni e drammi delle persone che vivono
l’esperienza di un parente morto sul lavoro;
la cura con cui sono state effettuate le interviste;
la ricchezza dei temi affrontati;
l’approccio non invasivo verso le persone intervistate;
l’intreccio tra la dinamica dei sentimenti e quella dei diritti violati;
l’analisi delle problematiche di tipo legale e assistenziale;
la spinta a comunicare contenuti sensibili rispetto al lavoro, alla memoria e alla vita quotidiana sulla
base di un messaggio e uno stile non retorici, capaci di ampliare la platea dei destinatari.
Nello spirito del bando e nella memoria di Bruno Ugolini, la Giuria attribuisce il premio all’opera che
ha saputo declinare in forma più organica il tema del racconto del lavoro, segnalando la qualità molto
alta di tutte le opere pervenute.